I primi abitatori dell'isola sono stati i Pelagi e i Fenici e non i Greci e gli Eubei, i primi ne conoscevano le spiagge e la fertilità delle terre, si stabilirono per la coltivazione di prodotti, ricavandone profitti. Occuparono la località di Casamicciola, dove le continue eruzioni li obbligarono a fuggire. Dopo questi ci furono gli Eubei, costretti al loro volta a difendersi dalle eruzione del monte Rotaro. Il soggiorno di questi popoli conserva alcune memorie. La prima allude al nome dato a Ischia di Aenaria dal grego vinos, cioè vino, per le uve squisite che ne ricavavano. Il ricordo però maggiormente pregevole è tramandato dagli Eubei, un tempio dedicato ad Ercole edificato sulla spiaggia del Lacco. Il culto delle divinità fu importato dai Tirreni e mantenuto dagli Eubei. Nel medesimo tempo venuti a contesa, gli Eubei e i Tirreni, non potendo sopraffarli sollecitarono aiuto ai Siracusani.
Ierone primo tiranno di Siracusa spedi' una flotta, che unita a quelli degli Eubei sconfissero i Tirreni. Conosciuta dai Siracusani la produttività di quel suolo, vi stanziarono nelle colline di Forio e le spiagge del Lacco. Ma esterefatti dalla terza eruzione evasero senza più ritornarvi. I Siracusani lasciarono un importante ricordo della loro dimora sull'isola.
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