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Ischia e il suo rapporto col cinema - Isola d'Ischia

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Ischia e il suo rapporto col cinema

Un legame non solo storico, ma anche connesso alle prospettive del cineturismo.

Quello dell’isola d’Ischia col cinema è un rapporto "antico" che però resiste alla grande e anzi si rinnova costantemente. Per dire, "Il Corsaro Nero", la prima pellicola girata sull'isola, risale addirittura al 1936, mentre l’ultimo film di livello, - senza, per ora, considerare fiction televisive e produzioni "in fieri" -, è "Paradiso all’improvviso" (2003) di/con Leonardo Pieraccioni.

In mezzo, produzioni holliwoodiane e altre più commerciali, con un elenco di attori da tenere testa a ben più celebrate località turistiche: Romy Schneider, Burt Lancaster, Liz Taylor e Richard Burton, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo, Isabelle Huppert, Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, sono solo alcuni dei nomi di star del cinema italiane e straniere che hanno girato sull’isola.

Il perché è presto detto. Ischia è la location ideale per girare kolossal come "Cleopatra" (1962), per molto tempo la produzione più costosa nella storia di Hollywood, o il più recente "Il Talento di Mr. Ripley" (1999). Ma è location ideale anche per la classica commedia estiva, come "Vacanze ad Ischia" (1957), "Ischia operazione amore" (1966) o, appunto, "Paradiso all’improvviso".



Tuttavia la vera differenza sta nel fatto che nei paesaggi, gli ambienti della più grande delle isole del Golfo di Napoli, c’è molto altro rispetto al cliché dell’amena località balneare in mezzo al Mediterraneo. Se ne accorse per primo il regista Roberto Bianchi Montero che ambientò a Ischia "Il Mostro dell’isola" (1954), poliziesco intepretato, tra gli altri, da Boris Karloff, l’attore inglese (William Henry Pratt il suo vero nome) prima, storica, maschera di Frankestein.



Non solo cinema. Anche la letteratura si è "accorta" che l’isola verde è location ideale per intricatissimi noir. Gianni Mura, l’erede di Gianni Brera la "penna" più famosa del giornalismo sportivo italiano, ha addirittura non solo ambientato, ma anche proprio intitolato il suo secondo giallo, "Ischia". O, come non citare lo scrittore isolano Andrea Esposito che ha scelto di far muovere i personaggi del suo noir di esordio, "Il Paese nasconde", tra i vicoli della "amata" Forio. Chissà perciò che le vicende dei commissari Magrite (Mura) e Senese (Esposito) non diventino di qui a qualche tempo la base per due sceneggiature per il cinema. I presupposti, narrativi e stilistici, ci sono tutti.

Nel frattempo, a realizzare una detective story, uno "spaghetti noir" come ama ripetere, ci sta pensando l’attore e regista ischitano Giuseppe Iacono, che con il suo film indipendente "L’ultimo tango", conta proprio di "smontare Ischia, nella sua infinita varietà di luoghi, dalla montagna al mare al quartiere degradato, affinchè diventi grazie alla sua bellezza e all’eterogeneità dei suoi luoghi di volta in volta un posto diverso". Anche qui se uno lo dice con tanta convinzione, è difficile si tratti di velleitarismo.

E infatti lo stretto rapporto tra Ischia e il cinema è confermato anche dalla presenza di ben due Festival che, da più di dieci anni, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, sostengono l’offerta culturale e di soggiorno dell’isola.

Il primo, l’Ischia Film Festival, indaga lo stretto rapporto che intercorre tra cinema e promozione del territorio, partendo dalla considerazione che solo in Italia esistono oltre 1700 location utilizzate come set cinematografici. Il filone è quello, in espansione, del "cineturismo" (movie tourism, in inglese) che studia appunto l’abbinamento vacanza-ricerca del set cinematografico, sulle tracce dei luoghi dove sono state girate alcune delle più memorabili scene di film.

Da questo punto di vista Ischia può dire la sua, tanto che in più di un caso, quello di Luchino Visconti sugli altri, non solo l’isola è stata scelta come location cinematografica, ma anche come "buen retiro" dove trascorrere lunghi periodi dell’anno. È stato così per il regista di "Senso", "Il Gattopardo", "Rocco e i suoi fratelli"; è stato così per uno dei primi e più importanti produttori cinematografici che l’Italia abbia mai avuto, il Commendatore Angelo Rizzoli che a Ischia ha "regalato" una parte molto importante della sua vita e dei suoi investimenti immobiliari e alberghieri.

L’Ischia Global Film & Music Fest ha invece un taglio più generalista, con il fine di ospitare sull’isola alcuni dei protagonisti del jet-set internazionale. Una strategia di marketing bi-univoca dove a "guadagnarci" sono tanto le star invitate - Samuel L. Jackson e Nicolas Cage, tra le altre - quanto il territorio che li ospita.

Se quindi desiderate visitare il bacino idrotermale di Cavascura dove è stata girata una delle scene più belle di "Vacanze ad Ischia", o la Spiaggia dei Pescatori, dove invece Anthony Minguella ha ambientato una parte de "Il Talento di Mr. Ripley", non vi resta che scegliere tra le offerte di settembre degli hotel di Ischia, il periodo migliore per ammirare le tante meraviglie dell'isola più bella del Golfo di Napoli.

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08/10/2024 20:11:23